Uno sguardo alle serie TV: Shameless.
La vita non è perfetta. Le persone vanno e vengono, a volte tornano quando meno lo si aspetta, altre spariscono proprio quando le sentiamo vicine. Spesso la vita è inconcludente, non tutto ha soluzione e le azioni più nobili possono avere risvolti del tutto negativi. Tutto accade all’improvviso, senza una ragione e i drammi si consumano, irreparabili, mentre ancora si è ossessionati dalla ricerca di un perché inesistente. Ognuno pensa a sé: preferisce perseguire la propria felicità piuttosto che quella altrui, preferisce ottenere la propria felicità anche se questo comporta distruggere quella altrui. Si corrono rischi nella speranza che non si rivelino troppo distruttivi, nella speranza di essere pronti quando i problemi busseranno inevitabilmente alla porta. Ogni azione è impotente, inefficace paragonata all’inquietudine dissipatrice del tempo. Siamo vivi, ma fino a che punto questo significa che stiamo davvero vivendo? Il disastro è quotidianità, la perfezione illusoria. L’uomo è miserabile, la vita sopravvivenza.
Shameless è questo.
Sebastiano Poli