Un incipit al giorno: Lev Grossman, Il mago
Brooklyn
Quentin esegui’ un trucco di magia. Nessuno se ne accorse. Camminavano cercando di non scivolare sul marciapiede gelato e sconnesso. James, Julia e Quentin: proprio un bel terzetto. James e Julia si tenevano per mano. Cosi’ stavano le cose, ormai. Il marciapiede non era abbastanza largo e Quentin li seguiva imbronciato come un bambino. Avrebbe preferito stare solo con Julia, o anche solo e basta, ma non si può avere tutto. Almeno, i dati a disposizione portavano a quella schiacciante conclusione.
“Okay!” Esclamo’ James verso Quentin, girandosi con la testa verso di lui. “Q, studiamo la strategia.”
James sembrava capire al volo quando Quentin iniziava a commiserarsi. Al suo colloquio mancavano sette minuti e dopo sarebbe stato il turno di James.
“Gli do una bella stretta di mano decisa. Lo fissò dritto negli occhi. Poi,quando lui si sente tranquillo, tu gli tiri una sedia in testa, io trovo la password e invio la mail a Princeton.”
“cerca di essere serio, Q” lo ammonì Julia.