Un incipit al giorno: Anne-Laure Bondoux, Contro il destino. Linus Hoppe
Seduto al terzo piano del treno che lo sta riportando a casa, Linus Hoppe si tappa il naso. Gli altri passeggeri ormai non ci fanno più caso, ma lui non riesce ad abituarsi al deodorante per ambienti alla vaniglia che fluttua nel vagone. quell’odore dolciastro che impregna persino gli abiti dei viaggiatori gli dà la nausea. Ovvio, pensa, che si debba far qualcosa per mascherare gli effluvi che arrivano dalla zona industriale, ma perché proprio la vaniglia? C’è da chiedersi se i dirigenti della Compagnia transurbana si siano mai avventurati su un mezzo di trasporto da quando hanno deciso di installare i diffusori… Il treno scivola senza far rumore, in balia del tunnel. Al di là dei vetri, per chilometri non si vede altro che l’oscurità punteggiata dagli scintillii delle luci alle pareti.
Un tempo, all’inizio degli anni 2000, quando usciva da Parigi il treno sbucava all’aria aperta. Ma oggi il regolamento è più rigido: tutto ciò che potrebbe nuocere al paesaggio viene sepolto in profondità.