L’incipit della settimana: Joyce Carol Oates, Due o tre cose che avrei dovuto dirti
«Congratulazioni, Merissa!»
Hannah era davvero contenta per lei. Si capiva che la sua emozione era sincera.
Merissa aveva temuto – solo un po’, mettendosi nei suoi panni (i voti di Hannah Heller alla Quaker Heights School erano leggermente inferiori a quelli di Merissa Carmichael, per non parlare del fatto che Merissa era vicedirettrice dell’annuario scolastico, oltre che presidente del Circolo di Teatro, nonché uno dei capitani della squadra femminile di hockey della scuola; e praticamente Hannah aveva fatto domanda alle stesse università di Merissa) – che Hannah ci restasse male o provasse invidia, se non addirittura rancore. È molto più facile gongolare (segretamente) per gli insuccessi della tua migliore amica che rallegrarsi per le buone notizie che la riguardano.
Ma non era il caso di Hannah. Se anche in cuor suo celava una minima traccia di risentimento, insicurezza o disprezzo di se stessa, fece in modo di non darlo a vedere.
«Ammessa alla Brown! Non ci posso credere!»