Stephen King, La lunga marcia

Garraty ha 16 anni quando decide di partecipare alla “lunga marcia”; viene chiamata così la sfida mortale che ogni anno vede partecipi cento volontari.
Un regolamento ferreo vigila su questi ultimi : con una sosta, un malore, una fuga o semplicemente con lo sforare il limite di velocità si passa al congedo.
Nella mente dei partecipanti balena solamente il pensiero della vittoria e del premio che sarà consegnato all’unico superstite della marcia.
Quell’anno, con un piede dopo l’altro, i marciatori riescono ad arrivare dai confini con il Canada sino a Boston.
Tra nuove amicizie e altrettanti dissapori i piedi dei marciatori continuano a muoversi ininterrottamente, tenendo bene in mente l’obbiettivo finale. Ma alla fine ci sarà un vero e proprio vincitore? E soprattutto quest’ultimo riuscirà a godersi il tanto atteso premio?
Personalmente questo libro mi è piaciuto molto, in particolar modo l’adrenalina che ti accompagna dalle prime pagine sino all’ultima.
Voglio consigliarlo a tutti coloro che desiderano sentirsi parte di un’ avventura a dir poco incredibile!

Luisa Sozzi

Stephen King, La lunga marcia, traduzione di Beata Della Frattina, Sperling and Kupfer, 2013, pp. 304