Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi
“La Solitudine Dei Numeri Primi” di Paolo Giordano è un libro che racconta gradualmente la storia di due ragazzi, Alice e Mattia, che nel pieno della loro infanzia sono stati segnati da due fatti; due cose diverse ma che hanno segnato nel profondo le loro vite.
Alice si è rotta una gamba sciando: questo la costringerà per tutta la vita a camminare zoppa.
Mattia ha lasciato la sua gemella Michela, una bambina ritardata, al parco mentre andava ad una festa di compleanno.
Non è facile lasciar correre per i due, tanto meno dimenticare .
Ma al liceo, le storie di questi due ragazzi sono obbligate ad intrecciarsi in un banale giorno di scuola durante l’intervallo.
Alice:
Finalmente Viola Bai, la ragazza più popolare della classe mi ha notato e ha deciso di trascorrere più tempo con me. Mi ha invitato alla sua festa di compleanno che si terrà la settimana prossima. E’ incredibile! Mi ha detto che devo trovare un ragazzo e credo di averlo trovato. Non so come si chiami, ma è un ragazzo strano, molto strano. E’ seduto accanto ad un altro ragazzo, ma tra loro non vedo comunicazione. Ora guarda dalla parte opposta dell’altro ragazzo, ora osserva la sua mano bendata. Viola ha detto che se quella è la mia scelta, vuole invitarlo alla festa.
Vuole andare lì e presentarsi.
Mattia:
Mentre osservo la mia benda alla mano, arrivano due ragazze. C’è una ragazza che sta tirando la mano a quell’altra. La seconda sembra stia zoppicando, chissà cosa avrà fatto…
Ora sono davanti a me e Denis, il mio nuovo amico e compagno di banco. Ci stanno invitando alla festa di una di loro e dicono che sarà la prossima settimana.
Rispondo che non mi piacciono molto le feste, ma quelle due sembrano non mollare.
Alla fine però accetto. Mi fanno un ultima domanda: chiedono il perché ho una benda.
Rispondo che mi sono tagliato. Non mi piace dire che sono masochista. Da quando è scomparsa Michela non faccio altro che lesionarmi i palmi delle mani.
Le due ragazze si allontanano e io rimango solo con Denis.
Una storia che racconta vari episodi della vita dei due ragazzi.
Partendo dall’infanzia si arriva ai trent’anni.
Tanti ricordi che messi insieme compongono una vita intera.
Un bel libro che mostra la complessità della vita.
Una fine forse deludente per i lettori che adorano i libri “tutti rose e fiori”, nonostante ciò credo che sia un libro che meriti di essere letto.
E che cosa intende dire Giordano con “La Solitudine Dei Numeri Primi” non dovrete chiederlo a me.
Ve lo chiederò io quando avrete finito il libro.
Margherita Romiti