Louise O’Neill, Solo per sempre tua
Un mondo in cui la donna è un semplice oggetto dei desideri e dei bisogni dell’uomo, un mondo che aspira alla perfezione fisica femminile a qualsiasi costo: questo è il mondo in cui “nasce” freida, una delle tante ragazze prodotte alla perfezione con le avanzate tecnologie (“ma c’è sempre un margine di miglioramento”); il concepimento naturale infatti avviene solo per i maschi. Viene istruita con gli unici fondamentali obbiettivi di diventare sempre più bella, di mantenere il peso forma, di non pensare troppo e di non fare troppe domande, le vengono inculcati determinati valori: il cibo è una debolezza e una ragazza grassa non piace e merita di morire; cresce insieme alle sue compagne contando ogni grammo che ingoia, guardandosi costantemente allo specchio per non rischiare neanche per un secondo di non apparire al meglio, nascondendo ogni imperfezione, ogni difetto… Le donne hanno tre possibilità: diventare compagne, per dare alla luce nuovi eredi e accontentare i desideri del mariti, avere il ruolo di concubine, per soddisfare i bisogni degli uomini che le mogli non riescono ad appagare e la peggiore, temuta da tutte: diventare caste, destinate a rimanere per sempre nella scuola per insegnare alle nuove generazioni. Questi ruoli sono scelti in base alle preferenze personali dagli eredi (la generazione maschile corrispondente), le donne non hanno scelta, possono solo cercare costantemente la perfezione per assicurarsi un futuro dignitoso, ma lo è davvero? Un vita che non possono scegliere, una vita che non possono vivere, vale davvero la pena di essere vissuta?
Un libro che ti entra dentro e ti pone domande che non credevi neanche di avere, una riflessione su un futuro ipotetico per metterci in guardia sul rischio che possa essere il nostro mondo di domani.
Emma Mazzanti