Marco Magnone, Fino alla fine del fiato
Per Filo è il primo anno all’Isola: si è fatto convincere dal suo migliore amico, Seba, che ormai da anni, ogni estate, sale sulle montagne sopra Castiglione e San Bartolomeo per parlare con altri ragazzi della sua età dei temi che gli stanno più a cuore.
Questa è l’Isola, un luogo dove ogni estate per qualche giorno i ragazzi tra i 13 e i 18 anni possono parlare liberamente lontani da tutto e da tutti. È stata creata da Nando e René perché anche loro a quell’età avrebbero voluto poter andare in un posto così. È il primo anno anche per Marti, la sorella di Filo, che ha deciso di partire anche lei, per seguire il fratello. Qui ci sono anche tanti altri ragazzi, come ogni anno, che hanno voglia di dire la loro e per qualche giorno staccarsi dalla monotonia della loro vita.
Ma quest’anno è diverso: è salito all’Isola anche un uomo triste, solo e senza più sogni, che si accampa con la sua tenda, uno zaino da trekking e accanto a sé ha una carabina. Una storia che parla di amore, come quello tra Seba e Marti, di amicizia, tra Seba e Filo ma anche tra Filo e Gabri, di sogni, che ormai non ci sono più come per l’uomo con la carabina, o come quelli dei ragazzi che sognano di poter cambiare il mondo. Parla di speranza, parla di come tutto possa cambiare da un momento all’altro, di quanto sia importante saper prendere delle decisioni, di come le nostre azioni possano cambiare il corso della storia, di come le parole possano cambiare il mondo. Ci insegna a guardare con occhi diversi alla nostra vita, ci invita ad apprezzare ogni momento. Ma ci insegna anche a sognare, sognare in grande; ci insegna che, partendo dal nostro piccolo, possiamo veramente cambiare il mondo, ci insegna che ognuno deve fare la sua parte e che tutte le parti sono importanti. Ci insegna che bisogna trovare il coraggio e la forza di rialzarsi, sempre.
Questo libro è tratta da una storia vera, il 22 Luglio 2011 sull’isola di Utøya un terrorista di estrema destra ha ucciso sessantanove persone, della quale la maggior parte erano ragazzi appartenenti all’AUF, il partito laburista norvegese.
Rita Ferri