L’evoluzione di Calpurnia
Calpurnia è la terza di sette fratelli ( gli altri sono tutti maschi), ha 12 anni e capelli riccioluti.
Siamo alla fine dell’ 800, all’inizio della vita di una giovane e alla conclusione della vita di un vecchio.
Loro sono Calpurnia e nonno, e Calpurnia vuole fare la scienziata da grande e vuole andarsene via da quella campagnola sperduta nel Texas…ah sì, vuole anche vedere la neve, e un opossum.
Pensare che Calpurnia deve la sua rara educazione a un pipistrello, o meglio a nonno che la deve ad un pipistrello…storia strana, ma io ci credo, anche lei ci crede, beh e penso che anche nonno ci creda.
Noi siamo abituati a vedere donne in televisione, uomini ma anche donne. Loro non avevano la televisione e non conoscevano le donne per il loro potenziale. Si sono evoluti e sono diventati noi, e ora hanno la tele e conoscono le donne.
Questo libro non ha un finale, penso perchè vuole indicare il futuro, un processo di crescita, un’evoluzione. Ecco, a me non piacciono i libri senza una fine quindi me la sono inventata: Calpurnia si è evoluta, e tutte le persone che l’hanno accompagnata nel suo processo si sono evolute con lei, io compresa.
L’evoluzione di Calpurnia anche se non è scritto con un linguaggio a cui sono abituata mi è piaciuto ma soprattutto mi ha fatto apprezzare un bene che al giorno d’oggi noi sottovalutiamo molto: la libertà.
Valeria Disabato