Kevin Brooks, Naked
“Il mio cuore è nato nella lunga estate del 1976.
Fu allora che la mia vita iniziò, il mio amore fu sigillato, la mia anima si perse e si infranse. Fu l’estate di molte cose – calore e violenza, amore e odio, sogni a incubi, paradiso e inferno – e riguardando a quel periodo adesso, è difficile distinguere il bene dal male.
Era tutto puro e marcio.
Allo stesso tempo, indissolubilmente.
Senza distinzioni.”
Il racconto di un’estate, di un amore, potreste pensare, il classico romanzo adolescenziale di una storia che inizia in una fresca giovinezza e si protrae finché i protagonisti non rinunciano all’infinito tira e molla per decidere di vivere per sempre felici e contenti, un romanzo che quindi comporta un’ingannevole e falsa visione della vita.
Ma vi sbagliereste, e anche molto; non saprei da dove cominciare per descriverlo: è tutto tranne che un’ingannevole e falsa visione della vita, è la verità, sbattuta in faccia al lettore come solo Kevin Brooks sa fare. Non la addolcisce, la rivela, in tutte le sue spaventose sfaccettature.
Ma procediamo con ordine: Lili ha 16 anni, e non è altro che una ragazza come tante altre, non particolarmente popolare, confusa e insicura, inconsapevole di chi sia e quale sia il suo scopo, quando conosce Curtis Ray, l’esatto opposto, conosciuto e ammirato da tutti, all’apparenza sicurissimo di chi è e di ogni cosa che fa. Lili rimane quindi sorpresa quando quest’ultimo, avendola sentita suonare il piano, la invita a provare a suonare nella sua band come bassista, decide quindi di fare un tentativo e da quel giorno tutto cambia per lei: viene catapultata in mondo completamente diverso dal suo, fatto di sogni veri e sogni vuoti, alimentati dalla fama e dal denaro, di musica “pura e sporca” insieme, di risultati e di delusioni, di amore, ma anche di violenza e odio.
Le cose cambiano ancora quando alla band si aggiunge William, un ragazzo talentuoso, intelligente e di una bellezza non convenzionale, ma a dir poco misterioso, che parla poco di sé e ancor meno del suo passato; fin dal primo incontro incuriosisce Lili, che capisce subito quanto quel ragazzo così riservato sia diverso da tutti gli altri, ma Lili non sa ancora quanto siano pesanti e duri da sostenere i segreti che William porta con sé.
Brooks racconta di un amore, sì, ma delineando i contorni e gli sfondi in modo così magistrale da rendere anche questi protagonisti: lascia al lettore l’idea di aver vissuto in prima persona la nascita del Punk a Londra, ma non solo, racconta la drammaticità e l’orrore del conflitto irlandese senza essere mai banale e scontato, trattando anche di una vicenda purtroppo spesso dimenticata o poco conosciuta.
È un libro che coinvolge completamente il lettore e lo arricchisce incredibilmente. Terminarlo lascia un’impronta indelebile, una certa amarezza e un senso di curiosità che cresce ed è necessario alimentare costantemente.
Emma Mazzanti
Kevin Brooks, Naked, Piemme, 2016, traduzione di G.Salvi, pp.383, €18.50
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Qui la recensione di Emma a “L’estate del coniglio nero”
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Qui un articolo di Matteo Biagi sull’autore.