John Green, Tartarughe all’infinito
“Quando un pensiero ti domina lo trovi espresso dappertutto, lo annusi persino nel vento.”
Thomas Mann, Tonio Kröger.
Nonostante il cervello sia la parte più importante del corpo umano, o forse proprio per questo, inciampa con incredibile facilità. Inizia a ripetersi periodicamente come un vinile che gira su un vecchio giradischi ormai rotto dando vita a “pensieri intrusivi”, fili di ragionamenti che arrivano ad ossessionare la povera vittima in modo oltremodo irrazionale. Certo, i pensieri intrusivi sono insensati, ma sembrano così reali e ponderati da assumere quasi vita propria.
È proprio questo che succede ad Aza, ragazza sedicenne di Indianapolis, la cui voce nel retro della testa non fa che sussurrare storie di batteri, malattie e infezioni, impedendole di vivere la vita che vorrebbe. La storia della nostra protagonista si riscrive il giorno in cui il multimiliardario Russel Pickett, accusato di frode, fugge, abbandonando i figli e lasciando un testamento che destina tutti i suoi averi ad un animale preistorico in via d’estinzione. È proprio in questa occasione che Daisy, amica storica di Aza, vede un’opportunità che può cambiare le loro vite: cercare il multimiliardario scomparso e, una volta trovato, intascarsi la ricompensa di 100.000$, ma forse non tutto andrà come avevano immaginato.
Devo ammettere che, come fan di Green, ho iniziato questo libro con una grandissima ansia, temendo che non fosse all’altezza dei suoi altri lavori; invece, dopo averlo letto, sono felice di dire che credo che l’autore abbia superato se stesso. John Green scrive con uno stile tutto suo che, personalmente, adoro; e la passione e la precisione con cui definisce i profili dei suoi personaggi è davvero unica. Se poi penso che in questo libro l’autore parla di se e di problemi che lo affliggono ogni giorno, diventa ai miei occhi ancora più speciale, con un messaggio speciale. Nella vita non conta da dove parti, ma dove arrivi.
Francesco Amodio
John Green, Tartarughe all’infinito, traduzione di Beatrice Masini, Rizzoli, 2017, pp. 337, €17.50
Sono d’accordo Francesco. Bellissima recensione