I lettori ci scrivono: le recensioni della IIIE della scuola Orsini di Imola

Jason Reynolds, Ghost, Rizzoli:

Ghost è un libro entusiasmante, ricco di adrenalina che ti lascia ogni secondo con il fiato sospeso.

Scritto da Jason Reynolds, autore americano che ha sorpreso i suoi lettori con altri romanzi come ad esempio: run, la lunga discesa e tornando a casa.

Il personaggio principale è Castel, chiamato da tutti Ghost, un ragazzino con un passato complicato ed un presente che fatica ad affrontare.

Entrare in una squadra di atletica praticando basket non è affatto facile. Il protagonista dovrà infatti battersi con il migliore corridore di quel gruppo.

Chi vincerà?

Un altro personaggio molto importante è l’allenatore Coach Brody, che oltre ad insegnare lo sport ai suoi ragazzi è anche capace di difenderli dai pregiudizi.

Anche quando tutto sembra crollare lo scrittore riesce a riportare la completa calma dopo un bel momento di climax.

Questa è una storia che tocca il cuore e che fa capire che non si può scappare dai problemi, ma che bisogna affrontarli a testa alta.

Le descrizioni sono poche perché prevalgono i discorsi diretti che rendono la lettura più facile e veloce.

Credo, però, che le parti migliori siano le riflessioni: non c’è niente di meglio che entrare dentro la testa di un personaggio e curiosare un po’ su quello che gli passa per il cervello.

Io consiglio questo libro a tutte le persone appassionate di atletica, che amano leggere per mettersi nei panni di altri ragazzi.

Paura, sport, aiuto, scappare e provare: queste sono le parole chiave che legano ogni singolo tratto di questo favoloso romanzo in un’unica storia.

“ Per quanto tu veloce tu corra non potrai mai scappare da te stesso”, questa è la frase detta dall’allenatore a Castel per fargli capire che non serve a nulla nascondersi dietro ad una maschera.

Riuscirà Ghost ad esprimere veramente chi è? 

Affronterà sia il passato che il presente oppure si chiuderà dentro se stesso?

Se volete avere delle risposte a queste domande vi consiglio di leggere questo libro.

Maddalena Masi

Mark Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Einaudi:

Christopher Boone, 14 anni, sindrome di Asperger, rapporto problematico con il mondo. Sì, è lui il protagonista della storia. Un adolescente che si ritroverà a risolvere un caso, apparentemente banale, che lo aiuterà a fare scoperte che nessuno potrebbe immaginare, su se stesso e sulla sua famiglia.

Mark Haddon, noto autore ed illustratore di libri per ragazzi, riesce ad immedesimarsi perfettamente in Christopher, tanto da nascondersi dietro di lui, facendo apparire la storia scritta dallo stesso protagonista: “Sono stato coraggioso e ho scritto un libro questo significa che posso fare qualunque cosa”.

“Conosco a memoria tutti i numeri primi fino a 7507.” dice Christopher. Questo spiega il motivo per il quale i numeri dei capitoli sono tutti primi. Non c’è il capitolo 1, ad esempio. All’inizio pensavo fosse un errore, ma dopo aver letto la frase citata, ho capito che era tutt’altro che uno sbaglio. Anzi, ho iniziato ad apprezzare di più l’autore per la sua originalità.

A mio avviso la trama è molto coinvolgente, ho letto il libro in pochissimo tempo. Non mi riuscivo più a fermare, volevo assolutamente andare avanti. L’ultima parte ti lascia con il fiato sospeso.

Lo stile di scrittura è straordinario: ti cattura, ti porta dentro la storia e dentro alla testa del protagonista, tra tutti i suoi pensieri e le sue riflessioni. La serietà si mescola all’ironia e questo aiuta a smorzare la tensione degli avvenimenti.

Consiglio il libro a chi ama i racconti gialli, ma anche a chi è affascinato dai personaggi enigmatici che riescono a scavare nella profondità dei misteri, verso la conoscenza degli altri, del mondo, ma anche di se stessi.

Camilla Masetti