Gordon Korman, Tutto può cambiare
Chase Ambrose non è un bravo ragazzo. Il suo passatempo preferito è perseguitare i compagni più deboli, in compagnia dei suoi amici della squadra di football. Il novanta per cento dei ragazzi della Hiavassee Middle School vive nel terrore di incontrarlo.
Un giorno Chase cade dal tetto di casa e batte con violenza la testa. Sopravvive, non ha problemi di salute evidenti, ma deve fare i conti con un’amnesia totale che di fatto resetta la sua mente. Rientrato a scuola, quindi, tutto e tutti sono nuovi per lui. Dapprima si meraviglia di come gli altri reagiscono alla sua presenza e si stupiscono delle sue azioni, poi, piano piano, la sua vecchia vita gli si para davanti agli occhi. Il protagonista si trova di fronte a un bivio: indossare di nuovo i panni dell’atleta spaccone e ritrovare i vecchi amici o dare spazio al nuovo Chase, che preferisce il club dei video al football americano e stringe amicizia con un veterano della casa di riposo? Tertium non datur, e la soluzione non sarà né scontata né facile.
Tutto può cambiare si basa su un tema esplorato più volte da altri autori, uno tra tutti Guido Sgardoli: partendo dal classico attivatore what if, immagina uno scenario in cui la vita offre una seconda possibilità, come avviene ai protagonisti di The frozen boy, L’isola del muto o Anomalya. Korman sembra interrogarsi su una questione tutt’altro che semplice: nature o nurture? Ovvero: cosa ci rende le persone che siamo? La nostra personalità è qualcosa di immutabile, radicato in noi, legato al nostro codice genetico, con cui dobbiamo convivere senza reali possibilità di operare mutamenti significativi o ha a che fare con l’educazione, ed è quindi determinata dalle persone che incontriamo o dagli eventi che viviamo?
La storia è narrata in prima persona non solo da Chase, ma anche da molti altri personaggi, scelta che rende Tutto può cambiare quasi un romanzo corale, che ha il pregio ulteriore di raccontare una vicenda di bullismo spostando un po’ lo sguardo e sottraendosi in gran parte al rischio di offrirne una lettura didascalica e stereotipata.
Gordon Korman
Tutto può cambiare
Traduzione dall’inglese di Maria Laura Capobianco
Il Castoro, 2022
pp. 256
da 11 anni