Fabio Geda – Marco Magnone, Berlin. I fuochi di Tegel
“Continuerete a riempire la terra di storia e il tempo di vita”.
Siamo nella Berlino del 1978; un potentissimo virus ha ucciso man mano tutte le persone tranne i ragazzi. Ora sono loro i padroni della città. Si sono riuniti in gruppi: ma la convivenza non è sempre pacifica. I ragazzi di Tegel, sotto il comando di Chloe, che vivono nell’omonimo aeroporto, hanno rubato alle ragazze dell’Havel il loro bambino Theo, e le giovani, capitanate da Nora, lo vogliono indietro. Sono consapevoli che da sole non ce la possono fare e quindi chiedono aiuto ai ragazzi di Gropiusstadt; Sven, il loro capo, accetterà? Ma soprattutto le ragazze dell’Havel ce la faranno a riprendersi il loro “nato della morte”?
L’ambientazione e l’organizzazione del libro sono davvero un punto di forza: perché, sebbene ci sia la certezza di una “vita a breve termine”, il ritmo incalzante delle avventure stimola principalmente il desiderio di vivere una vita simile, in cui si è costretti a diventare grandi senza esserlo, a cavarsela da sé, e in cui si ha la libertà di vivere con le proprie “non regole”, ma dall’altra parte ti priva di condurre un’esistenza classica, quella in cui la libertà di avere sentimenti non è solo un ricordo.
Enzo Caleca