Daniela Palumbo, A un passo da un mondo perfetto
“Dentro quella camicia troppo grande per lui, c’era un uomo che le aveva sorriso. Quel pensiero era una crepa che avanzava”
Questa storia è ambientata in Germania durante la seconda guerra mondiale e parla di una ragazzina undicenne, Iris, che ha un babbo capitano delle SS, e di un ebreo che è costretto a lavorare nella loro casa. I genitori vietano alla figlia di vedere l’ebreo che si scoprirà poi chiamarsi Ivano. Iris, però, cerca in tutti i modi di avere un contatto con lui e un giorno a Ivano viene il coraggio di guardarla negli occhi; da quel momento tra i due nasce un’amicizia segreta. Per conoscersi iniziano a scriversi dei biglietti che lasciano dentro la casetta degli attrezzi. Iris capisce che Ivano è tutt’altro che una persona cattiva e man mano che conosce la sua intelligenza, le sue doti (disegna molto bene) e la sua bontà, la crepa che ha nel cuore aumenta sempre di più.
E’ un libro che merita davvero di essere letto e devo dire che è stato anche uno dei miei preferiti. Mi è piaciuto perché è un libro con un argomento forte e con un’amicizia profonda e triste allo stesso tempo, ma che riuscirà ad andare avanti perché Iris contro tutto e tutti capisce che ne vale veramente la pena.
Sara Baracani
Daniela Palumbo, A un passo da un mondo perfetto, Piemme (Il battello a vapore), 2019, pp.329, €16