Brian Selznick, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret
Nella Parigi degli anni Trenta, un ragazzino di dodici anni sopravvive con affanno alla vita di tutti i giorni. Sopravvive da solo, alla vita di tutti i giorni. Si tratta dell’aspirante illusionista e del ladruncolo invisibile Hugo Cabret, con una triste storia alle spalle, con un passato ricco di insegnamenti e con un grande sogno nel cassetto. Che dire, un libro unico. Unico sotto tre aspetti principali: il libro alterna parti scritte a parti illustrate, quest’ultime completano e arricchiscono la storia; la scrittura è molto fluida, avvincente e ricca di dialoghi e l’originalità del libro è stratosferica. Si legge tutto d’un fiato, non solo perché quasi metà del libro è coperto da bellissime e chiare illustrazioni, ma anche perché le situazioni e le sensazioni descritte, pur essendo distanti dalla mia vita di tutti i giorni, sono riuscite ad incuriosirmi ed a coinvolgermi, e qualche volta anche a farmi indossare i panni di Hugo.
Chiara Principe