Andrew Fukuda, The Hunt
Ci troviamo in un futuro dove il mondo non è più dominato dagli esseri umani, o Eminidi, ma dai vampiri. Questo comporta la variazione di molti comportamenti oggi abituali, come ad esempio, il fatto di vivere il giorno e dormire la notte. I vampiri, essendo allergici alla luce del sole e potendo vedere al buio, escono di casa solo dopo il crepuscolo e rientrano prima dell’alba, illuminandosi con delle piccole luci. I letti sono stati sostituiti da delle cinghie e il cibo non è vario, si mangia solo carne animale condita col sangue. Loro, cioè i vampiri, ritengono che gli Eminidi siano una specie arretrata e per questo si sia estinta, considerano molte capacità umane dei residui degli animali da cui discendono: ad esempio, la capacità di mettere la testa sott’acqua risalirebbe agli anfibi.
Gene, il protagonista, è un Eminide che cerca di sopravvivere nel mondo dei vampiri, orfano di entrambi i genitori e della sorella maggiore. Vive da solo, ormai da anni. Da quando è nato imita i comportamenti dei vampiri, come grattarsi il polso invece di una risata, e nasconde le reazioni, dato che Loro non ne hanno. Vive una vita normale, va a scuola, ma senza attirare attenzioni superflue che potrebbero farlo scoprire, e questo lo porterebbe a morte certa. Gli Eminidi sono ritenuti pressoché estinti, ma rimangono comunque il cibo preferito dei vampiri. Viene indetta una Caccia: alcuni vampiri verranno estratti a sorte attraverso un codice e verranno addestrati per cinque giorni e poi potranno sfidarsi per uccidere e mangiare più Eminidi possibile. Vincerà colui che ne ucciderà il maggior numero. Essere estratti è un privilegio, se si è un vampiro, ma un danno, se si è un umano. La Caccia attira troppa attenzione, ammettendo che uno arrivi vivo alla gara, la velocità maggiore dei vampiri smaschererebbe chiunque. Come potrebbe, poi, un Eminide uccidere e poi mangiare un altro essere umano? Ma per volontà della sorte, Gene viene estratto e dovrà partecipare alla Caccia. Insieme a lui verrà estratta anche Ashley June, una sua amica, e altri vampiri a cui Gene darà vari soprannomi. I Cacciatori vengono condotti all’Istituto di Eminidologia, dove sono stati studiati gli umani rimasti per anni, all’ interno di una Cupola che si aprirà solamente durante il giorno, quando Loro dormono e non possono uscire a causa della luce del sole. Gene si prepara un piano pieno di “toppe” per evitare di partecipare alla Caccia, ma niente seguirà i piani, e si ritroverà costretto a vivere un’avventura inaspettata che cambierà la sua vita.
Questo è un libro molto emozionante, ma è molto, anzi troppo simile ad Hunger Games. Ma c’è chi sa trarre ispirazione e chi no, e a Fukuda riesce bene. Una trama di base già vista e conosciuta, un’ estrazione a sorte, un allenamento e una Caccia, sono tutti elementi che possiamo ritrovare nella trilogia della Collins, ma non significa che non ci siano particolari sorprendenti. Il romanzo è pieno di misteri, di dettagli e sorprese sempre nuove, fino all’ultima riga. In questo libro l’essere umano viene visto in un modo nuovo, tutto da scoprire. Lo stile dello scrittore mi è piaciuto, anche se ho fatto un po’ fatica a leggerlo, perché la trama non sempre stimola ad andare avanti, ma, talvolta, le sorprese spuntano dal nulla, ed è abbastanza “traumatizzante” scoprire certe cose…Forse lo scrittore sperava di avere lo stesso successo di Hunger Games, ma non è stato così. Questo libro ha un potenziale, il finale è, a mio parere, azzeccatissimo. Ci si trova a voler assolutamente leggere anche il volume successivo.
Olga Viggiano
Nel mese di giugno, al festival “Maredilibri”, è toccato alla nostra redazione il privilegio di presentare al pubblico italiano Andrew Fukuda.
Qui potete trovare il resoconto fotografico della giornata.
Qui, invece, il racconto, divertente, dello stesso Fukuda.