Now Reading
Elisa Puricelli Guerra, Cuori di carta

Elisa Puricelli Guerra, Cuori di carta

Un giorno una ragazza lascia un biglietto in un libro, un ragazzo lo trova, e risponde. La loro “relazione” inizia così, per caso; i due iniziano a scriversi, rivelando i propri sentimenti, ma senza mai incontrarsi. Dai loro messaggi emergono diverse domande: perché si trovano in un istituto isolato da tutti? E perché ogni giorno devono prendere la medicina che cancella loro i ricordi? I due continuano a tenersi in contatto, finché non scoprono la dura verità, che sconvolge le loro vite.

Oltre ad Una, la protagonista, timida e intelligente, un altro personaggio che mi ha fatto sorridere è stata Jolanda. È la migliore amica di Una, è socievole ed estroversa, sempre pronta ad aiutare e supportare la protagonista; la loro amicizia è nata quando Una veniva bullizzata dalle sue compagne di corso, ma non aveva il coraggio di reagire. Jolanda ha reagito al posto suo, e da quel gesto hanno iniziato ad essere amiche. 

Tra i vari personaggi del libro, quello che ho apprezzato di meno per carattere e comportamento è stato Kaa. È il ragazzo più temuto dell’istituto, e tutti gli altri eseguono i suoi ordini per paura che lui possa fare loro del male: è alto e muscoloso, si crede il capo e tutti si comportano come se fosse tale. Però, Dan e i suoi compagni di stanza, Aramis e Porthos, organizzeranno uno scherzo che costerà caro al bullo, e lo faranno umiliare davanti a tutti.

Mi è piaciuta la scelta dell’autrice di dare a tutti i protagonisti i nomi di personaggi dei libri: Una e Dan di “Puck il folletto”, Kaa del “Libro della giungla”, Jolanda del “Corsaro Nero”, e Aramis e Porthos, dei “Tre moschettieri”, perché, secondo me, rende la storia più “magica” e interessante, e ogni personaggio ha le caratteristiche del personaggio del libro da cui il suo nome è tratto.

Leggendo, il mio pensiero è andato ai genitori dei ragazzi nell’istituto; li hanno mandati lì per far loro dimenticare il passato, ma non solo: vogliono renderli come desiderano, cancellando i loro difetti. Ho trovato terribile questo fatto, perché ciascuno è perfetto così com’è, con i suoi pregi e i suoi difetti. Una e Dan, a questo proposito, dicono: “I difetti son come le nuvole nel cielo, ci rendono più interessanti”.

Questo è uno dei messaggi del libro, ma un altro insegnamento è questo: non bisogna per forza incontrarsi per innamorarsi di qualcuno. Ci si può anche innamorare senza vedersi, senza conoscere l’aspetto fisico dell’altro, attraverso la parola scritta. E a volte le parole possono rivelare molto dell’animo di qualcuno.

Consiglio a tutti la lettura di questo romanzo che ci insegna la potenza dell’amore e l’imprevedibilità della vita.

See Also

“Una storia ha sempre una fine, ma è più bello se il finale è aperto”.

Marta Bonomi

Elisa Puricelli Guerra, Cuori di carta, Einaudi Ragazzi (Carta Bianca), 2012, p.224, €12.

View Comments (0)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

COPYRIGHT 2019 ISSUE MAGAZINE WORDPRESS THEME. ALL RIGHTS RESERVED.

Scroll To Top