L’incipit della settimana: Gordon Korman, Tutto può cambiare
Me la ricordo, la caduta.
Almeno credo. Ma forse è solo perché mi hanno detto che sono caduto.
L’erba è lontana, poi di colpo non più. Qualcuno grida.
Ah, sono io.
Mi preparo all’impatto, che non arriva. Invece tutto si ferma. Il sole si spegne, il mondo attorno a me svanisce. Mi spengo come un macchinario.
Sono morto, allora?
Il nulla.
La luce è violenta, fluorescente, dolorosa. Strizzo gli occhi, ma lei filtra lo stesso. È un’esplosione. Sento parlottare tutt’intorno. Voci che trasudano euforia.
“Si è svegliato…”
“Va’ a chiamare il dottore…”
“Dicevano che era impossibile…”
Gordon Korman, Tutto può cambiare, traduzione di Maria Laura Capobianco, Il Castoro, 2022, pp. 256, €16
