Andrew Norriss, Da quando ho incontrato Jessica
Mistero. Solitudine. Empatia.
Mistero è il filo conduttore della storia, come una nebbiolina che copre i personaggi. Parola chiave la solitudine, che accomuna i quattro adolescenti, soli e bullizzati perché fuori dagli schemi. Altra parola chiave empatia, la capacità che ha Jessica, con la quale riesce a farli apprezzare per ciò che sono.
Tutto inizia in un giorno di febbraio, quando Francis, un ragazzo appassionato di moda (questo è il suo segreto) è seduto su una panchina all’ora di pranzo, nel cortile della scuola.
Rimane colpito nel vedere una ragazza, poco vestita, venire a sedersi accanto a lui. I due iniziano a parlare e tra loro nasce un rapporto speciale.
Ho letto questo libro molto volentieri, mi ha preso dal primo momento e all’inizio mi ha anche fatto sorridere: è curioso come Jessica si cambi i vestiti e come l’autore l’abbia presentata, in un giorno gelido di inverno, con un vestitino da estate.
Lo consiglio perché è un inno alla vita e non alla morte; quando non ci sentiamo capiti, quando non troviamo una soluzione ai nostri problemi, fa pensare che valga la pena non arrendersi, perché nella vita ci sono anche dei momenti speciali, per i quali vale la pena lottare.
Sara Baracani
Andrew Norriss, Da quando ho incontrato Jessica, traduzione di Claudia Valentini, Il Castoro, 2016, pp.186, €14.90.