Maureen Johnson, Cordialmente Perfido
Nel bel mezzo delle montagne del Vermont sorge una scuola, la Ellingham Academy, una struttura creata per ragazzi particolarmente brillanti che avrebbero avuto la possibilità di imparare divertendosi e scoprendo man mano il campus in autonomia. Nel 1936 nell’istituto ci furono dei tragici avvenimenti: la scomparsa di una studentessa modello e il rapimento di moglie e figlia del fondatore della scuola, Albert Ellingham. L’unico indizio sul potenziale criminale fu un biglietto con una strana filastrocca scritta con fogli di giornale firmate “Cordialmente, Perfido”.
Il caso non fu mai risolto: rimase solo un sospettato, che morì ben presto. Dopo 80 anni dai drammatici eventi, nella scuola si presenta una ragazza, Stevie Bell, che ha la brama di risolvere il caso servendosi delle sue conoscenze e delle nuove tecnologie. Durante le lezioni e nel suo alloggio incontrerà vari studenti con le relative storie e aspirazioni, che la aiuteranno nella sua indagine.
Dopo poco tempo però, la scuola sarà di nuovo teatro di crimini. Stevie ne verrà a capo? Il criminale del passati tornerà a colpire?
Il libro mi ha coinvolta molto nella storia, mantenendo sempre alta la tensione ma, bilanciando allo stesso tempo momenti più frivoli a quelli del vero mistero. Mi ha colpita particolarmente la caratterizzazione dei personaggi infatti, ognuno presenta una particolarità o un dramma irrisolto nella propria vita. Nella lettura vengono affrontate varie tematiche tra cui, l’amicizia, le qualità, le passioni, la crescita personale e in particolare l’adolescenza: queste permettono al romanzo di essere apprezzato da un grande pubblico.
Alessia D’Agnolo
Maureen Johnson, Cordialmente, Perfido, traduzione di Bérenice Capatti, HarperCollins Italia, pp. 324, €17.90.