L’incipit della settimana: AA.VV., La fuga
Da cosa – Paolo Di Paolo
L’importante è restare sciolti. Evitare d’essere presi. Non vi fate prendere. E se da qualche cosa restate acchiappati, spezzatela.
D.H. Lawrence
Quando scappi, non è che vai tanto per il sottile, non stai troppo a guardare i dettagli, scappi e basta, prendi quel poco che potrebbe servirti – quello che ti verrebbe da definire l’essenziale (e soltanto ora hai tempo per chiederti: ma in effetti, che cos’è essenziale?) – e via, correre. Ho portato con me il portafoglio, anche se non c’erano che trentotto euro. Ho portato con me una specie di vecchio zaino, una sacca a cui credevo di essere affezionato, e dico credevo perché, appunto, credevo. Certe sensazioni cambiano in fretta. Ho portato con me il cellulare, certo, ma quello era già in tasca, e che altro? Un coltellino svizzero con forchetta e cucchiaio, trovato su Amazon a tredici euro e quarantanove, un telo da spiaggia, quattro mutande, tre paia di calzini, un berretto invernale, un k-way di quelli che si possono appallottolare e occupano poco spazio, gli occhiali da sole e le mie cuffie bluetooth giallo fosforescente. Tutto qua. Ah, no, anche il caricatore del telefono e un libro, uno solo, preso a caso su una mensola, mai letto: ho allungato la mano al volo, prima di chiudermi la porta alle spalle, non si sa mai possa servirmi un libro, che ne so, in un’ora di noia totale.
A una fuga, prima di metterla, diciamo così, in pratica, ci pensi parecchio tempo. Anche perché devi beccare il momento giusto, capire quali sono gli ostacoli e provare a evitarli. E poi perché, pure se non te lo confessi fino in fondo, fa paura. Spiego meglio: se fuggi, magari fuggi perché hai paura di qualcosa – mettiamo, di restare imprigionato, di non poterne più, di essere bloccato in una situazione ingiusta, di non avere più spazio per respirare e per ricominciare da zero, eccetera –, ma allo stesso tempo hai anche paura di fuggire. Punto uno, perché non sai bene dove cavolo potresti andare a ficcarti, a nasconderti; insomma, una volta che ti fermi, ti fermi. E se c’è qualcuno che ti sta inseguendo, che ti sta cercando, potrebbe trovarti. E se non vuoi farti trovare, be’, è chiaro, ci vuole un certo impegno.
AA.VV., La fuga, a cura di qualcunoconcuicorrere.org, Il Castoro, 2018, pp.176, €15.50