I lettori ci scrivono: Michael Ende, Le avventure di Jim Bottone
Su una piccola isola chiamata Speropoli vivono un re, due sudditi e Luca, un ferroviere. Un giorno il postino porta un pacco misterioso, con dentro un piccolo bambino. Il bambino viene chiamato Jim Bottone e quando diventerà più grande dovrà andare con Luca ed Emma la locomotiva a cercare una nuova isola dove andare a vivere. Nel viaggio Jim Bottone e Luca scoprono che una principessa è stata rapita da un drago e vogliono andare a salvarla. Riuscirà Jim Bottone a salvare la principessa e a scoprire la sua origine?
Michael Ende, nato nel 1929 e morto nel 1995, ha pubblicato molti libri tra cui i più fmaosi sono Momo e La storia infinita. Pur essendo tedesco ha passato molti anni in Italia, vicino Roma. Questo romanzo è stato pubblicato in Germania nel 1960 e tradotto in Italia per la prima volta nel 1962.
E’ un libro avventuroso perché i protagonisti viaggiano in luoghi da loro non conosciuti; divertente, con personaggi buffi che fanno cose strane; fantasioso e anche molto originale perché presenta luoghi e personaggi particolari (per esempio i cinesi).
Uno dei significati del racconto è che l’amicizia è importante per raggiungere obbiettivi che da soli non si riuscirebbero a raggiungere. Per esempio Luca non sarebbe mai riuscito a salvare la principessa senza Jim Bottone. Un altro dei temi trattati nel racconto è che man mano che si cresce si diventa più saggi, come il drago cattivo che a una certa età diventa il drago d’oro della saggezza e capisce che la cattiveria era inutile.
Lo stile non è complicato, l’autore usa un linguaggio semplice e ci sono molti dialoghi. La descrizione dell’aspetto fisico dei personaggi non è molto dettagliata, invece quella degli ambienti sì, per esempio la descrizione della Cina e di Disperopoli, la città dei draghi.
Le avventure di Jim Bottone è un libro che non annoia mai, è divertente e può piacere sia agli adulti che ai bambini. E’ un libro che alla fine di ogni pagina ti fa restare col fiato sospeso e non riesci mai a smettere di leggerlo. Lo consiglio a tutti, dai 9 anni in su!
Riccardo Biscaro