Valentina D’Urbano, Il rumore dei tuoi passi
“I gemelli ci chiamavano.
Dicevano che eravamo uguali, anche se non ci assomigliavamo per niente.
Dicevano che a forza di stare insieme eravamo diventati come due gocce d’acqua”
Alfredo e Beatrice non sono veramente fratelli, ma sono legati da un qualcosa di profondo e viscerale. La loro amicizia è ruvida e aspra, fa quasi male. Entrambi abitano nel quartiere chiamato “La Fortezza”, e sono cresciuti insieme, affrontando ogni problema e ogni tappa della loro esistenza. Vedranno la loro amicizia trasformarsi un amore distruggente e graffiante come la roccia, che attraverserà problemi di droghe e di violenza. Ma sarà anche leggero e silenzioso, come qualcosa che c’è da sempre e che non può abbandonarli, qualsiasi cosa succeda. Si odiano e si amano, è un connubio di Eros e Tanathos meraviglioso, come un girasole, con i petali gialli e il polline nero. Ma entrambi sono consumati, e niente sarà più come prima.
Margherita Marini
Valentina D’Urbano, Il rumore dei tuoi passi, Longanesi, 2012, pp.320, €14.90